Franco Ruinetti - Barche come candele e una romagna cangiante,
Le sue barche le avete viste ovunque. Chiatte scassate dal mare, vele che sembrano squarci di luce, fiamme. Ecco: le barche di Luciano Filippi sembrano candele. Con la vela fiammante che consuma la tolda, di cera: Rifrazioni “alla Monet” in sugo riminese.
Luciano Filippi, rinomato come pittore delle cattedrali, è altrettanto apprezzato per essere il cantore della romagna con le note e le luci della tavolozza e non solo di essa.
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Infatti le superfici di molti suoi lavori risultano scabre perche certi motivi soni realizzati con impasti inediti: tempere, olio, gesso,bitume, polvere di marmo. Tali esiti alchemici risultano interessanti, ad esempio i grandi monumenti gotici, mentre fanno pensare a preghiere che salgono verso il cielo, incombono presenti. Chi guarda, il cosi detto fruitore, si trova lì, davanti ad una facciata che lo sovrasta, dentro il quadro. La romagna di filippi si traduce in canzone dispiegata quando l’ispirazione incontra il mare, il porto, le barche. I colori si appesantiscono nel fasciame di vecchie imbarcazioni poi oscillano nell’acqua, sono belli e improbabili: scaglie purpuree rimbalzano, giocano in un concerto cromatico mai visto prima.