Grazioso volume monografico del pittore riminese Luciano Filippi. Un centinaio circa le pagine con alcuni saggi critici a firma di noti studiosi dell’arte e un cospicuo numero d’immagini a colori; riproduzioni fedeli di tutta una scelta serie di dipinti eseguiti nell’arco di tempo che va dal lontano 1971 ai giorni nostri. Opere piacevoli e interessanti che testimoniano l’evoluzione compiuta in campo artistico da Filippi nell’intento di pervenire ad un genere di raffigurazione tutto proprio, a personale identità.
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Ricerca effettuata partendo da immagini di tipo classico per giungere quindi a forme d’impronta ultramoderna, tendenti addirittura talvolta all’informale. Celebri sono di questo artista le tele con le cattedrali, premiate infinite volte nei vari concorsi nazionali di tutta Italia, ma in questa pubblicazione si scoprono anche altri soggetti, senza dubbio meno famigliari al grande pubblico, ma ugualmente gradevoli e accattivanti, di una certa valenza artistica in particolare alcuni ritratti di donne e di bambini come anche certuni paesaggi e nature morte attuati con particolare fedeltà al tratto disegnativo tradizionale. Nell’ultima parte sono riportati “stralci critici” che mettono a fuoco le tante sfaccettature della personalità artistica di Filippi, aiutando il lettore, l’appassionato d’arte, a meglio cogliere l’individualità di un artista che gode del resto della più ampia simpatia e stima di assai larga schiera di persone.